venerdì 3 gennaio 2014

SepByStep GERMAN SNIPER "stangrad 1943"

Ho dipinto questo pezzo nel 2011 ed ora fa parte della collezione Enriquez nel Museo Mumi.

 In questo pezzo il mio intento è principalmente catturare l’osservatone e cercare di fargli comprendere il dramma della seconda guerra mondiale (benché io creda che per chi non l’ha vissuto sia difficile da immaginare).

Stalingrado 1944. Una scena quotidiana di guerriglia, tra le rovine della città bombardata un cecchino è schierato in una postazione improvvisata, dettata dalla necessità del momento. Non ci sono molte scelte da fare per la colorazione del soggetto e dell’ambientazione.

L'articolo completo è stato pubblicato sulla rivista italiana Soldatini



anche solo dettagli sono importantissimi l'angolazione scelta per l'ambientazione in muratura e l'aggiunta di una persiana in legno scolpita con un'anima in plasticard rivestita di Magic Sculp 

                              PRIMA                                                DOPO


     

 


Come sempre stendo una base di primer nero, seguita da una successiva spruzzata di bianco dall’alto per avere una prima modulazione di colore in chiaroscuro che metta in risalto i volumi del modello.
Poi stendo le basi ad aerografo utilizzando Random Tan + Ochre per l’intonaco esterno del muro, italina red per i mattoni, blue per la bambola e per l’interno della parete. Con particolare attenzione alla diluizione del colore e alla pressione dell’aria, riesco in passi successivi e leggeri a regolare l’intensità del tono lasciando che la base di chiaroscuro sottostante emerga per aiutarmi nella definizione di luci e ombre.

Dove non sono stato abbastanza attento riprendo le luci con del bianco per poi poter amalgamare il tutto con la fase successiva a pennello.
Per il cecchino uso la stessa tecnica limitandomi ad aggiungere un po’ di verde nella mescola panna del tessuto e aggiungo subito sporcature su braccia e pantaloni con l’ausilio di una spugnetta. In seguito ricopro queste sporcature con una leggera spruzzata di colore di base in modo da arricchire la trama (con sporcature diversificate sia per intensità che per tipologia di marroni chiari, scuri e il color mattone).
A questo punto nella seconda fase la scala del soggetto mi permette di fare ampio uso della spugnatura. Ho dipinto l’ambientazione con l’ausilio di un pezzo di spugna strappato e ho cercato di rendere interessante l’intera superficie dell’intonaco. Con varie mescole di rosso, marrone, ocra ho ripreso a pennello tutti i mattoni e alla fine ho lumeggiato gli spigoli e i dettagli per far risaltare le forme all’occhio dell’osservatore.
Per il legno ho usato nero, marrone, ocra, carne clara con un’aggiunta di verde per alcuni dettagli della griglia.











Per l’incarnato ho scelto un colorito pallido per esaltare il rossore delle guance e del naso dovuto al freddo per cui ho usato carne clara, blood red, lich purple ed ocra. Ho solo accennato la barba aggiungendo del nero alla mescola dell’incarnato.
Dopo una prima velatura ho punteggiato con tratti più o meno ravvicinati a seconda delle zone di ombra o luce e con successive velature ho amalgamato le zone in modo da ottenere un effetto quanto più realistico di barba rasata.

Ho dipinto l’elmetto con una spugnetta aggiungendo i dettagli a pennello.
Per il vestito ho ottenuto il colore con una mescola di carne clara+ocra+alcuni colori dal set per il bianco Andrea (ottimo per l’opacizzazione).

























Ho usato il bianco solo per le luci estreme e toni di grigio nelle ombre per dare risalto alle pieghe e alle cuciture, contrastando in modo deciso dove occorre, infine per renderlo più realistico sempre con una spugnetta ho creato segni di sporco con rosso ocra e anche del marrone.
Con toni rossicci ho trattato la borraccia e aggiungendo del giallo ad un marrone più chiaro per il cuoio della borsa.
Per il bussolotto ho deciso di ricreare l’effetto di metallo con la tecnica del metallo non metallo: con toni di verde, contrasti decisi e punti di luce forte sugli spigoli dove lo sfregare fa emergere il metallo sottostante, ritengo d’aver creato un effetto abbastanza realistico e piacevole.

Dopo aver incollato il pezzo ho aggiunto gli ultimi dettagli: la neve realizzata con prodotto Prochima e i vetri infranti alla finestra con fogli di acetato ritagliati e sporcati con pigmenti diluiti in acqua.
Tocco finale: con colori ad olio ( Rosso+Giallo+Bruno Van Dick) ho realizzato le colature sul muro mettendo del colore e trascinandolo verso il basso con un pennello bagnato di diluente.










 Happy painting            per tutto il materiale potete rivolgervi  a     www.modelland.it                    


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